La Cabina di regia delle associazioni venatorie si è rivolta a tutti gli organi istituzionali competenti in materia, dal Governo agli Assessorati caccia, per confutare le falsità diffuse per cercare di influenzare la stesura dei calendari venatori per la prossima stagione.
Dagli animalisti e protezionisti un pericoloso invito alle Regioni a infrangere la legge nazionale ed europea. Diffidato e chiesta la messa in mora del Ministero dell’Ambiente per le sue inadempienze Roma, 05 giugno 2019 – Una risposta forte e senza tentennamenti. Così le Associazioni Venatorie Riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori di Selvaggina) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), riuniti nella Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio, hanno reagito agli attacchi provenienti dal mondo animalista e protezionista contro la caccia regolamentata e sostenibile esercitata in Italia. Alle ben confezionate, ma giuridicamente infondate e scientificamente errate, parziali o superate argomentazioni trasmesse da Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf alle Regioni e alle Istituzioni nazionali competenti in materia per chiedere – pena la consueta minaccia di ricorsi amministrativi – forti restrizioni dei calendari venatori per la prossima stagione, è stato risposto in modo fermo e inequivocabile. Agli stessi destinatari istituzionali è stata prontamente recapitata una contro-istanza predisposta dalla Cabina di regia, invitando alla corretta ottemperanza delle norme in materia venatoria e a disattendere le indicazioni contenute nel documento animalista, offrendo al contempo a ogni singola Regione e all’ISPRA la propria piena disponibilità a fornire i più recenti e attendibili dati, studi e pubblicazioni, riferiti a specifiche realtà territoriali, necessari per la corretta predisposizione dei calendari venatori 2019/2010. Nella contro-istanza sono demolite punto per punto le pseudo argomentazioni descritte nella lettera delle associazioni animaliste e protezioniste, dalla situazione delle specie ai piani faunistico-venatori, dagli obblighi comunitari ai contenuti giuridici delle leggi italiane. Poiché, dopo 27 anni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente non hanno ancora provveduto, in doveroso adempimento di quanto stabilito dall’articolo 7 comma 2 della legge 157 del 1992 che regola l’attività di tutela e gestione della fauna e conseguentemente l’esercizio venatorio, a istituire le Unità Operative Tecniche Consultive decentrate dell’ISPRA deputate a fornire alle Regioni il supporto per la predisposizione dei piani regionali, la Cabina di regia ha proceduto a diffidare il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a procedere finalmente alla loro creazione entro e non oltre 60 giorni dalla notifica del presente atto. Se gli organi di Governo non provvederanno a quanto richiesto, le Associazioni riunite nella Cabina di regia venatoria procederanno dunque, senza nessun ulteriore indugio, a intraprendere ogni più opportuna iniziativa per l’applicazione della legge a tutela e garanzia dei diritti propri e dei propri tesserati.