Nella giornata di ieri, i soliti animalisti di casa nostra hanno presentato un ricorso nei confronti del Calendario Venatorio Regionale.
Nel mirino le preaperture, il prelievo di moriglione e pavoncella e i tempi di caccia per la Regina del Bosco. Nel constatare la pretestuosità dell’iniziativa, frutto di un odio verso il mondo venatorio che niente ha a che fare con la gestione faunistica o le indicazioni del mondo scientifico, Arci Caccia ribadisce la propria fiducia nel lavoro dei tecnici regionali, che hanno prodotto un Calendario equilibrato e ineccepibile dal punto di vista legale, adesso attendiamo fiduciosi il lavoro degli avvocati e la decisione del tribunale, sicuri che i diritti di cittadini onesti, come i cacciatori, saranno in ogni caso tutelati. Arci Caccia Toscana, comunque, ha messo in allerta il proprio staff legale, riservandosi di valutare l’opportunità di coadiuvare la Regione nella difesa del Calendario Venatorio.