La Regione, per bocca del Dirigente dell’Ufficio Caccia Paolo Banti risponde alla richiesta di chiarimento sulla delibera di preapertura avanzata dalle associazioni della Cabina di Regia Toscana con questa mail che come riceviamo pubblichiamo:
Condivido quanto riportato nella lettera delle Associazioni Venatorie aderenti alla Cabina di Regia Toscana. Il limite massimo di tortore prelevabili è di 10 capi, come stabilito dall’art. 4 della l.r. 20/2002.
Superando questo limite di legge, pur nel rispetto di una delibera di Giunta regionale, si incorre in sanzioni che possono essere pesanti, fino al danno erariale.
Il prelievo di 12 tortore è stato inserito direttamente dall’assessore Remaschi nel corso della Giunta del 25 agosto, come risulta dal verbale dei lavori della Giunta stessa, decisione mai condivisa con i tecnici del Settore Gestione Faunistica e Venatoria. La delibera n. 1181 del 25.08 è inoltre stata pubblicata con il mio nome in qualità di dirigente proponente e con quello di un altro collega quale estensore.
Colgo l’occasione per precisare che i nostri nominativi erano presenti sull’atto depositato in Giunta il 4 agosto, che conteneva disposizioni ben diverse da quelle approvate. Le firme sono state poi mantenute dall’assessore senza che ci venissero comunicate le modifiche apportate al testo. E’ per tale motivo che ho chiesto con PEC all’assessore stesso ed alla segreteria della Giunta di togliere dalla delibera sia il mio nome che quello del collega. Il mio legale di fiducia sta inoltre valutando l’opportunità di sporgere denuncia per tale comportamento, che ritengo gravissimo per la mia dignità professionale.
Avvertite quindi i vostri iscritti del pericolo che corrono nel seguire le indicazioni contenute nell’atto voluto da Remaschi. Raccomando inoltre, a coloro che vogliono dedicarsi al prelievo in deroga della specie storno, di utilizzare la APP e non il tesserino venatorio cartaceo. Con quest’ultima raccomandazione, dettata dalla prudenza, auguro “in bocca al lupo” a voi ed a tutti i cacciatori toscani.
Paolo Banti
Alleghiamo la richiesta di chiarimento inviata in Regione: