Sabato 24 luglio, presso la struttura I Lagoni, si è svolto, alla presenza del Vice Presidente Nazionale Bennati e di quello Regionale Lucchesi, sono stati eletti i delegati al congresso nazionale e regionale. Inoltre, è stato approvato il nuovo Consiglio Direttivo ed un documento politico che alleghiamo a seguire:
Arci Caccia nel mondo venatorio e associativo pistoiese ha sempre rappresentato un punto di equilibrio, portatore di moderazione e pacatezza nei rapporti tra le associazioni e tra queste e il mondo politico e dell’associazionismo. Un ruolo che purtroppo è venuto ad affievolirsi con l’esclusione di Arci Caccia dal Comitato di gestione dell’ATC 11. Nonostante questo, l’attivismo della nostra associazione non è venuto meno, ed Arci Caccia ha levato la sua voce rilevando ogni stortura segnalata dai cacciatori e proponendo soluzioni avanzate ed all’insegna del buonsenso. Nonostante questo, molto resta ancora da fare e quindi l’Associazione, con questo breve documento congressuale, vuole tracciare una serie di punti che a suo avviso dovranno essere trattati negli anni a venire:
- Un deciso cambio di rotta nella gestione della piccola fauna stanziale, che porti ad una graduale sostituzione delle immissioni prontacaccia con la creazione di una rete di zrc e zrv in cui insediare popolazioni stabili e autoriproducenti di fagiani, starne, pernici e lepri. A questo potrebbe concorrere un rapporto nuovo col mondo agricolo che dovrebbe essere primo attore, adeguatamente retribuito, nella produzione in situ di selvaggina naturale e nell’esecuzione di ripristini ambientali.
- Un rafforzamento della caccia di selezione a cervidi e bovidi, che, grazie alla sua impostazione conservativa, rappresenta il modello da seguire per tutte le forme di caccia.
- La pacificazione dei rapporti tra chi pratica le varie forme di caccia al cinghiale, attraverso forme regolamentari che facilitano la convivenza e mantengano intatte tradizioni radicate come la caccia al cinghiale in battuta permettendo lo svolgimento parallelo di selezione e girata.
- Una maggior riconoscimento del ruolo del volontariato nella gestione della fauna e dell’attività venatoria che passi dal riconoscimento del lavoro dei volontari attraverso una adeguata incentivazione del loro lavoro.
- Un potenziamento del ruolo delle GGVV delle associazioni venatorie, un baluardo a presidio del territorio, attive sul fronte della vigilanza venatoria, degli abbattimenti
- Un maggior coinvolgimento dei cacciatori, a prescindere dalla loro appartenenza associativa ai processi gestionali dell’ATC, attraverso lo svolgimento di assemblee pubbliche periodiche che illustrino l’operato dell’ambito e recepiscano le proposte della base dei cacciatori. Il tutto unito al ritorno ad un ATC dove siano presenti tutte le voci del mondo venatorio e non più una sola associazione. Formula che non garantisce i cacciatori iscritti ad altre associazioni.
- La promozione di studi scientifici sulla migratoria, necessari per acquisire competenze gestionali necessarie a dare un futuro sia alle popolazioni selvatiche che alle forme di caccia ad esse dedicate, le più tradizionalmente radicate nel DNA dei cacciatori pistoiesi.
- La valorizzazione delle attività cinofile, sia agonistiche che di addestramento, fondamentali per la crescita culturale del cacciatore.
- Aumento della formazione dei cacciatori attraverso corsi e convegni. caposaldo della preparazione dei praticanti l’attività venatoria ad affrontare le sfide di una caccia del futuro sempre più informatizzata e rigidamente normata.
L’impegno di Arci Caccia su questi temi, che a nostro parere restano fondamentali, resterà costante nel tempo grazie all’impegno costante dei suoi soci, dei suoi dirigenti, che non faranno mancare la passione per quella che ormai è diventata una merce rara, la POLITICA VENATORIA.
Arci Caccia Federazione Provinciale di Pistoia LAGONI 24/7/21
Alleghiamo il documento congressuale documento congressuale pistoia