Arci Caccia Firenze ha scritto all’Assessore Regionale Caccia e Pesca Stefania Saccardi, all’Assessore Regionale Servizi Idrici Monia Monni e al Dirigente Difesa del Suolo e Protezione Civile Ing. Fabio Martelli riguardo la mancata concessione dell’attiggimento idrico ai laghi da caccia della piana fiorentina che sta creando tanti problemi ai cacciatori di acquatici della zona.
OGGETTO: Autorizzazione attingimento idrico chiari di caccia piana fiorentina
Buongiorno,
scriviamo la presente per segnalare un’evidente ingiustizia e difformità di comportamento che la Regione Toscana ha tenuto in relazione ad autorizzazioni ad attingimenti idrici a fini venatori o naturalistici.
Alcuni nostri soci, cacciatori presso laghi della piana fiorentina, hanno ricevuto l’autorizzazione all’attingimento idrico per il proprio “chiaro” di caccia condizionata alla fruizione successivamente alla data del 10 settembre. Tale prescrizione autorizzativa è basata sul parere dell’AUSL Centro prot. n. 252178 del 14/06/2021 inerente il rischio di esplosione di focolai di botulismo aviare. A tale riguardo vogliamo segnalare quanto segue:
- ci risulta che moltissime altre autorizzazioni per chiari di caccia non abbiano la stessa prescrizione, ad esempio nella zona di Fucecchio, nel Pistoiese, ma crediamo, anche nel resto della Toscana (ci sono moltissimi laghi da caccia nelle province di Pisa, Livorno e Grosseto). Pare evidente che se vi sia un rischio di focolai di botulismo, e che quindi l’acqua ferma e stagnante poco ossigenata sia un possibile ambiente di propagazione, tale rischio possa essere presente allo stesso modo su tutto il territorio regionale
- vorremmo capire se le varie riserve naturali o aree protette ricadenti in ambienti umidi, quali gli Stagni di Focognano, Le Morette e La Monaca – Righetti a Fucecchio, Val di Rose, Orti Bottagone ecc. attingono acqua, se hanno regolari richieste di attingimento, perché presentano acqua stagnante e poco ossigenata durante tutta l’estate: ci chiediamo se non possano rappresentare un rischio esattamente come i chiari dei cacciatori!
- Nel Padule di Fucecchio, nell’ambito del progetto di riqualificazione ambientale in fase di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica su finanziamento della Regione Toscana, è stato realizzato addirittura un invaso artificiale di pianura in località Il Coccio, per rifornire d’acqua le riserve naturali prima citate nel periodo estivo; ci chiediamo quali siano i criteri di gestione di tali acque che consentano di evitare rischi di botulismo
Insomma appare evidente la difformità di comportamento nel trattare la questione, senza entrare nel merito tecnico sui reali rischi di diffusione di botulismo: facciamo presente peraltro che i più gravi, seppur molto rari, focolai di botulismo, sono avvenuti proprio nella Riserva Naturale delle Morette a Fucecchio. Riteniamo del tutto ingiusto che solo pochi laghi di una piccola zona di territorio toscano debbano rispettare una regola che palesemente dovrebbe essere valida per tutti, cacciatori e naturalisti. Ricordiamo che l’attività dei cacciatori coinvolti nei laghi da caccia, contribuisce al mantenimento di habitat ormai rari e di grande importanza, che permangono anche quando la caccia è chiusa ospitando numerosissime specie di uccelli migratori, e che ogni difficoltà aggiuntiva alle numerose (anche economiche) che devono affrontare, è un incentivo ad abbandonare definitivamente questi territori.
Certi di un vostro interessamento porgiamo distinti saluti
Il Presidente Provinciale
Paolo Malquori