È finalmente giunta alla conclusione la telenovela che ha bloccato per mesi l’elezione del coordinamento regionale degli ATC Toscani. Vogliamo innanzi tutto ringraziare Roberto Vivarelli e il coordinamento uscente che hanno svolto questo compito nel quinquennio e fare i migliori auguri a Franco Cassioli e al coordinamento entrante che si sono appena insediati. Non possiamo, però, far cadere nel dimenticatoio lo stallo di questi mesi, in cui una “faida” tutta interna all’associazione maggiore ha lasciato la Toscana priva per un lungo periodo del Coordinatore degli ATC, un ruolo a cui la legge regionale ha dato grande importanza. E tutto a quale scopo? Si vociferava, e gli esiti sembrano confermare, che ci fosse la volontà di avere un coordinamento composto da soli soci Federcaccia. Veramente un fine nobile e disinteressato. Adesso, non possiamo non chiederci il perché di questa voglia di imperialismo che alberga nei vertici di Fidc. L’associazione maggiore, infatti, di fatto controlla già tutti gli ATC, con i risultati gestionali che, purtroppo, sono i cacciatori a subire. Vogliamo permetterci di dare un consiglio disinteressato, pensate un po’ di più a come incrementare la piccola selvaggina stanziale e meno ad accumulare potere. Da quanto emerge da questa vicenda ancora si evidenzia con maggiore forza che il delirio di onnipotenza porta alla miopia, anche nel gestire istituzioni di secondo grado dove si deve tenere conto della pluralità dei soggetti interessati, e dove, ci sembra, invece, che a prevalere sia l’arroganza.
Le Associazioni Componenti la Cabina di Regia della Toscana: Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Liberacaccia della Toscana.