Il pensiero guida di una lettera della FIDC di Firenze è: “Dica pur chi mal dir vuole, noi faremo voi direte”
Il Presidente della FIDC di Firenze richiama queste parole di Lorenzo il Magnifico rispondendo alle critiche rivolte sulla carenza di selvaggina nell’ATC FI4. Dopo una lezioncina sul benessere animale, la siccità e la sofferenza dei fagiani, ci spiega che quelli immessi sono di qualità, così come richiesto dalla FIDC di Firenze. A questi andrà il merito del carniere della prossima stagione venatoria! La nostra Associazione, l’ARCI CACCIA, la pensa un po’ diversamente e crede che la gratificazione per il cacciatore e ancor prima, il valore della caccia derivino dall’impegno del volontariato e dal riconoscimento nei confronti degli agricoltori per le zone di ripopolamento e cattura e i miglioramenti ambientali.
L’acquisto di selvaggina, che per noi deve essere un’eccezione e soprattutto una soluzione provvisoria, per altri rappresenta un’irreversibile strategia di economia venatoria. Sul territorio registriamo un forte malessere, una profonda irritazione dei cacciatori per i risultati ottenuti della gestione. La nostra risposta è l’ascolto e la partecipazione per individuare insieme soluzioni e alternative da costruire unitariamente per un futuro che dia più soddisfazione anche ai cacciatori della piccola selvaggina.
La presunzione e l’arroganza la lasciamo a chi se ne beatifica. Non concorreremo, non asseconderemo questi atteggiamenti in nessuna sede. Siamo convinti che la libertà di parola e la coscienza critica siano strumenti indispensabili per individuare responsabilità, per poter effettuare una analisi dei risultati non autoreferenziale e per cambiare la rotta là dove se ne individui la necessità. In quest’ottica e sempre nel rispetto della legge, l’immissione di fagiani si è resa necessaria perché le previsioni per la prossima stagione venatoria erano preoccupanti.
Il lavoro dell’ATC non sembra essere stato coerente e produttivo tanto che la preoccupazione per la prossima stagione venatoria, per chi pratica la caccia con il cane da ferma, è che non si avranno molti incontri: speriamo che i cacciatori abbiamo sbagliato le previsioni. Vedremo!
Immettendo i fagiani abbiamo seguito le indicazioni tecniche per il benessere della fauna: gramaglie, acqua. Sembra che qualche risultato di presenza ci sia e auspichiamo anche così di aver dato da “privati”, con i soldi dell’Associazione, speranza per l’“apertura” e che l’anno prossimo anche le risorse e la gestione dell’ATC diano risultati convincenti ai cacciatori. Gli animali nel territorio sono stati immessi come detta la legge entro il 12 agosto con autorizzazione della Regione e regolare certificato veterinario. A voi della FIDC “del fare” chiediamo possibilmente di far sapere ai cacciatori, qualora corrisponda al vero, che la FIDC di Dicomano il 19 agosto ha immesso 70 fagiani con regolare certificazione e autorizzazione della Regione.
Noi alleghiamo la documentazione che ci riguarda.