Nei giorni scorsi la CCT ha tenuto a farci sapere che la paternità dei regolamenti sulla caccia recentemente approvati in Toscana, sia da ascrivere unicamente alle proprie considerevoli capacità di pressione sulla politica regionale.
Ci chiediamo se dobbiamo ringraziarli anche per il nuovo comma 4 dell’ART 59 che riportiamo qui sotto:
ART. 59 comma 4 “La Regione, rilascia fino al concorso del raggiungimento del limite numerico di cui al comma 2, le autorizzazioni ancora disponibili ai cacciatori che hanno optato per la forma di caccia da appostamento fisso ai sensi dell’articolo 28, comma 3, lettera b) della l.r. 3/1994 privilegiando gli ultrasessantenni e i disabili avendo riguardo al seguente ordine di priorità:”
Questa formulazione dell’articolo assegna la concessione di nuovi appostamenti ai soli titolari di opzione B. Niente capanni, quindi, per i titolari di opzione C, che invece finora potevano intestarsene uno.
L’Arci Caccia Toscana, senza arrogarsi meriti da legislatore, chiede con forza che si intervenga subito per ripristinare la legge nella formulazione che aveva in origine. Per questo si appella al presidente Rossi perché intervenga in favore dei tanti aspiranti capannisti toscani che si vedrebbero, in questo modo, scippare la possibilità di realizzare finalmente un appostamento fisso.