Dopo il rinvio della convocazione del Congresso deciso per il 2020, poi sospeso per la tragedia del Covid che ha colpito il Pianeta, il XII Congresso ha avviato il suo irreversibile percorso.
L’Assemblea conclusiva si terrà a Chianciano Terme il 10 e 11 settembre prossimi.
Il Consiglio Nazionale ha predisposto e approvato il Documento di indirizzo politico, programmatico e organizzativo e si è dotato di una specifica Commissione che produrrà una sintesi divulgativa e approfondimenti tecnico operativi di supporto alle proposte, per una rinnovata gestione sociale, democratica e partecipata di tutta la fauna selvatica, bene della comunità e risorsa per le attività ambientali e di protezione e produzione delle colture agricole.
Il prossimo Consiglio Nazionale, convocato per il 2 giugno 2021, in videoconferenza, in preparazione dei Congressi nelle Province e nei territori, convocato come da Statuto dal Presidente Giuseppe De Bartolomeo, dopo che è stata accolta la richiesta di dimissioni che ha deciso di presentare al Consiglio Nazionale il Presidente Piergiorgio Fassini, prevede conseguentemente questo ordine del giorno: approvazione verbali delle sedute precedenti; approvazione contratto Direttore Generale per la redazione dei verbali; elezione del nuovo Presidente Nazionale; elezione e completamento composizione Ufficio di Presidenza; aggiornamento iter congressuale; approvazione Regolamento Elettorale; composizione commissione paritetica “I Lagoni”.
A giugno si terrà il Consiglio Nazionale per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2020 e le valutazioni patrimoniali. Giugno sarà anche il mese di avvio dei Congressi Territoriali che proseguiranno a luglio ed agosto per coprire l’intero sistema associativo nazionale per la discussione e l’approvazione dei documenti e l’elezione dei delegati e dei nuovi Organi Dirigenti locali chiamati a rappresentare le proposte dei territori a Chianciano. L’Assemblea nazionale di settembre definirà strategia, progetti, alleanze e statuto che ambirà a portare l’ARCI Caccia negli Enti di Terzo Settore.
In quella sede si definirà il nuovo gruppo dirigente, la struttura gestionale, amministrativa per meglio valorizzare il patrimonio di volontari, di donne e uomini che collaborano e concorrono fattivamente alla vita dell’Associazione e che, insieme al solido patrimonio di sedi sociali nazionale e locali, agli impianti sportivi, costituiscono la forza dell’ARCI Caccia per le migliori politiche e i servizi di cui la caccia ha bisogno per tornare a contare nella Società e a cercare consenso tra i giovani, obiettivo ineludibile se la caccia vorrà avere credibilità e lunga vita e non ridursi ad un’attività esclusivamente turistico-commerciale per pochi benestanti.
La gratitudine all’impegno unitario di quanti sono stati e sono dediti ad un lavoro, per rilanciare il ruolo ed il proselitismo per un solo grande ideale: l’ARCI Caccia.
E’ la sfida per riconquistare una Società da tempo a noi critica. Si vince con una gestione faunistica democratica, popolare, partecipata che è cultura di governo e non mero consumismo turistico venatorio e, ieri come oggi, le nostre idee, patrimonio comune dopo lunghi confronti sono diventate maggioritarie, sconfiggendo l’animalismo di comodo in paesaggi difficili e marginalizzando il fanatismo sterile e strumentale alle tessere che ha concorso all’isolamento dei cacciatori, alla diminuzione degli stessi e alla perdita di una funzione riconosciuta: quella di essere indispensabili gestori della fauna selvatica. Bleffare non è più possibile.
La Biodiversità ha bisogno di noi: ARCI Caccia per sempre!
Il Presidente del Consiglio Nazionale
Avv. Giuseppe De Bartolomeo