Partecipazione dei delegati provenienti da tutta la provincia, dibattito, interlocuzione con la società civile, le organizzazioni imprenditoriali agricole, le istituzioni, la politica, tutto ai livelli più qualificanti, l’orgoglio dei soci e dei dirigenti dei circoli: questo è stato il Congresso tenuto al Circolo Arci a Casetta il 1° agosto.
Presieduto da Massimiliano Borgia del Circolo di Monticiano, introdotto dal Presidente uscente Fabio Tiberini con una relazione “mirata”, il confronto serrato è proseguito con interventi dei numerosi ospiti e dei delegati ampiamente rappresentativi dell’ARCI Caccia senese.
All’aperto, nel rigoroso rispetto delle regole di prevenzione del contagio, i lavori non hanno concesso nulla alla facile propaganda o alla rassegnazione e all’isolamento, arte praticata diffusamente nel mondo venatorio, anche senese.
Tutti interventi di merito e di riconoscimento del ruolo dell’ARCI Caccia e dell’indispensabilità della sua partecipazione quale “soggetto attivo” e protagonista della vita dei territori.
Gli invitati con parole circostanziate, rifuggendo dalle formalità, intervenendo sui fatti, si sono succeduti e proposti all’attenzione dei delegati; così è stato per il Presidente della CIA di Siena Valentino Berni organizzazione agricola, storica e positiva interlocutrice dell’ARCI Caccia in Provincia che ha espresso e ripreso le critiche della relazione ai vuoti gestionali degli ATC senesi e così nelle parole dell’Assessore di Montepulciano Monia Salvadori che ha ricordato la collaborazione ed il valore dell’ARCI Caccia nelle iniziative del territorio. Graditissimo pure il contributo di Carlo Terzuoli, Vice Comandante della Polizia Provinciale, che ha elogiato il ruolo e l’impegno delle GGVV Arci Caccia e della Presidentessa dell’ARCI di Siena, Serena Pallecchi, che ha rilanciato sul terreno della collaborazione, del riconoscimento – talvolta a chiacchiere – del ruolo delle Case del Popolo e dell’associazionismo democratico tra i principali corpi intermedi operanti a Siena. L’imperativo è recuperare i ritardi, lavorare di più insieme nella Federazione ARCI, tutti.
Gradito e corrisposto dalla platea il saluto del Presidente provinciale dell’Enalcaccia di Siena Enrico Greci che ha riproposto i temi di comune lavoro associativo.
Atteso, applaudito e riconosciuto l’intervento del più qualificato tecnico faunista per conoscenza e competenza dell’agrosilvopastorale senese Roberto Mazzoni della Stella che, partendo dal presente, ha con puntualità illustrato come recuperare, un percorso di gestione faunistica attuabile e rigeneratore per uscire dalla crisi di “ruolo” della caccia/gestione faunistica.
Messaggi di buon lavoro con precisi impegni sono giunti dal Segretario Nazionale del PD, Enrico Letta, dall’on. Susanna Cenni, dal Presidente della Provincia Silvio Franceschelli, dall’Assessore Regionale Stefania Saccardi.
Corposi, critici e propositivi, ma anche di sostegno all’azione svolta e di accoglienza degli indirizzi del Documento politico nazionale e della Relazione di Fabio Tiberini.
Alle tante domande, hanno corrisposto altrettante risposte con puntuali chiarimenti, sia per le questioni politiche e organizzative provinciali, sia per quelle toscane del Presidente Regionale e Vice Presidente Nazionale, Sirio Bussolotti.
Dopo gli opportuni chiarimenti, anche alle più puntigliose richieste, il Presidente Nazionale, Christian Maffei ha tracciato, sulla base del documento politico nazionale, il perimetro dell’azione dell’Associazione nel rapporto con la Società per riconquistare consenso alla caccia sul ruolo degli ATC e sulle responsabilità della FIdC nelle limitazioni gestionali emerse in quegli anni.
Sull’unità del mondo venatorio con chi a Siena la dice lunga il silenzio della FIdC che, nelle sue articolazioni interne, che sfugge al merito della proposta del Comitato Regionale toscano di aprire una fase costituente nuova dopo l’insuccesso della perenne incompiuta Associazione unica CCT.
Forse si guarda ad altro che al positivo ruolo degli ATC certamente da rivisitare e riconquistare perno della caccia sociale. La FIdC spera che i cacciatori si richiudano da soli in spazi più ristretti, concessi dagli agricoltori? A che titolo? Più soldi e soldi da chiedere ai cacciatori?
La “festa della democrazia” si è conclusa con l’espressione dei voti dei delegati.
Unanimi i consensi alla relazione, agli interventi, alle conclusioni.
Unanimità dei voti per i delegati al Congresso Nazionale, Regionale e per i componenti il Consiglio Provinciale che si riunirà al più presto per completare gli organismi dirigenti di direzione e di controllo.
Una bella giornata importante da non dimenticare, e che tutti non si possono permettere nel mondo venatorio. Ci spiace per loro.
Alleghiamo alcuni messaggi inviati al congresso:
MESSAGGIO SEGRETARIO PD ENRICO LETTA