La Regione Toscana, in queste ore, ha approvato la nuova delibera di preapertura. L’impianto resta lo stesso, viene soltanto ridotto il carniere giornaliero di tortore che passa dalle 12 prericorso alle 5 della delibera attuale che si adegua alle richieste del TAR. Quindi, si cacceranno, come prima, solamente tortora e storno (in deroga, come previsto dalla delibera Delibera_n.1054_del_27-07-2020) nelle giornate del 2 e 6 settembre.
SUL TEMA SI E’ ESPRESSA LA CABINA DI REGIA CON QUESTO COMUNICATO:
LA PRIMA GALLINA CHE CANTA HA FATTO L’OVO
La recente vicenda sulla preapertura ha assunto toni così talmente grotteschi che a doverli immaginare prima crediamo che nessuno ci sarebbe riuscito nemmeno sforzandosi di utilizzare la più fervida immaginazione. In questi giorni le Associazioni aderenti alla Cabina di Regia hanno cercato in ogni modo di avvertire l’Assessorato e la Regione stessa che la delibera che portava 12 tortore, essendo in contrasto con la Legge 20, sarebbe andata incontro ad un sicuro ricorso animalista che puntualmente è arrivato
Nel richiedere chiarimenti alla Regione, che ci ha risposto tramite il Dott. Banti, dirigente dell’Ufficio Caccia Regionale, le Associazioni componenti la Cabina di Regia hanno evidenziato ancora di più le criticità della Delibera: 1) delibera approvata troppo presto. 2) Numero eccessivo di capi abbattibili, in contrasto con la legge 20/2002.
Rileggendo il comunicato trionfale della CCT di 4 giorni fa si legge testualmente “Un impegno da tempo condiviso con l’Assessore Marco Remaschi e mantenuto nel rispetto dei termini di legge e delle indicazioni tecnico scientifiche”. Sarebbe stato questo l’impegno condiviso da tempo? Pubblicare una delibera ben 7 giorni prima? Inserire un numero eccessivo di capi abbattibili in contrasto con la stessa Legge Regionale era questo l’impegno condiviso? Non si è pensato minimamente che si potevano esporre i cacciatori toscani al pericolo di essere verbalizzati, così come segnalato dallo stesso Dott. Banti nel suo scritto di poco tempo dopo?
Nel continuare a porci la domanda di come sia stato possibile che l’Assessore abbia portato in approvazione una delibera errata, e soprattutto perché così presto, quando nelle nostre conversazioni con i tecnici dell’Ufficio si parlava di doverla approvare il giorno 31, sottolineiamo che in tutti questi giorni di fibrillazione, in attesa di un sicuro ricorso, che conoscendo i nostri nemici era molto probabile che arrivasse, mai ci siamo sognati di accusare qualcun altro. Con grande costernazione oggi vediamo pubblicare, riprendendole dallo stesso sito della CCT dal quale abbiamo appena ripreso il comunicato in pompa magna sulle 12 tortore, che si tenta di rovesciare la frittata su chi ha lavorato tenacemente e costantemente per esortare la politica regionale a modificare la delibera, così come finalmente è stato fatto. Accusare gli altri è un bello sport, che a volte può anche portare risultati nella massa dei cacciatori disorientati. Noi abbiamo preferito lavorare per risolvere il problema, invece che sparare accuse gratuite di inesistenti “assist” al mondo animalista.
Possiamo dire, a conclusione della vicenda, che sembra risolta con la riduzione del carniere, che il vecchio detto della prima gallina che canta, normalmente è quella che ha fatto l’ovo.