Sabato 11 maggio 2019 il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Filippo Gallinella, all’interno dell’evento fieristico Caccia Village, ha voluto incontrare le Associazioni Venatorie Nazionali riconosciute.
L’on. Gallinella, a scanso di equivoci rispetto alla forza politica cui orgogliosamente appartiene, il Movimento 5Stelle, ha espressamente e chiaramente preso le distanze criticando il ddl sul “benessere animale” presentato nei giorni scorsi da due senatori del Gruppo 5Stelle sul benessere animale. Gallinella ha disconosciuto le posizioni assunte dai colleghi nella proposta di legge nella quale, surrettiziamente, si abolisce l’art. 842 del Codice Civile, che regolamenta l’accesso ai terreni agricoli. Questa posizione è stata contestata dall’on. Gallinella che ha – di contro – rilanciato il valore culturale, economico, ambientale della caccia sociale italiana e ha esplicitamente inquadrato i cacciatori tra gli ambientalisti italiani.
Sono intervenuti all’incontro i Presidenti delle Associazioni venatorie che hanno portato contributi di merito sulle problematiche della caccia. Il Presidente nazionale dell’ARCI Caccia, Piergiorgio Fassini, intervenendo ha sollevato diverse questioni che ha ripreso nelle considerazioni sugli esiti della riunione e, a margine della stessa, ha dichiarato: “Rinnovo la gratitudine per la franchezza e la conoscenza della materia dimostrata dall’on. Gallinella che si è posto personalmente a garanzia dell’interdizione necessaria per fermare l’iter della legge depositata al Senato dai 5Stelle con la benevolenza del Ministero dell’Ambiente che si è presentato “al battesimo” della proposta. Raccolgo anche l’invito del Presidente Gallinella sulla necessità che le proposte di modifica, per essere credibili, debbono maturare unitariamente tra e nel mondo agricolo e con l’associazionismo venatorio riconosciuto se non vogliono essere solo spot propagandistici sterili.
Confermo quanto espresso nell’incontro, pur comprendendo che la materia è divisiva della maggioranza, è stata una grave decisione omettere l’attività venatoria dal contratto di governo. In Italia la caccia è cultura, storia, socialità, gestione di un bene comune, la fauna selvatica è patrimonio dei cittadini italiani, dell’intera comunità nazionale e internazionale, è proprietà dello Stato, non è proprietà privata né dei cacciatori e neppure degli agricoltori. Escludere dal “contratto di governo” i beni pubblici come l’acqua e non occuparsi del dissesto idrogeologico, è un danno al Paese così come lo è escludere la fauna selvatica”.
Prosegue il Presidente Fassini: “Importante e apprezzata dall’ARCI Caccia è stata la dichiarazione del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, leader di spicco di Forza Italia, intervenuto all’inaugurazione della Fiera che, come riportato dalla stampa, ha dichiarato che “La caccia deve essere difesa e sostenuta perché, nel rispetto delle regole, aiuta a salvaguardare l’ambiente. Ci sono infatti animali nocivi e pericolosi che devastano le nostre campagne come i cinghiali, perciò è giusto che i cacciatori siano lasciati liberi di svolgere questa attività che esiste da sempre” e ha poi aggiunto “che il fenomeno venatorio fa parte della catena della natura e noi abbiamo bisogno di un equilibrio ambientale”.
Commentando positivamente le dichiarazioni di Tajani, il Presidente Fassini ha concluso: “Esprimo l’augurio che nelle forze politiche, così come ho ricordato all’Europarlamentare Roberto Gualtieri, torni la coerenza, il rispetto della cultura rurale, troppe volte offesa da mode animaliste di palazzo che, di certo, non portano il consenso degli elettori come dimostrato nelle più diversificate esperienze di voto regionali, nazionali e referendarie. Sarà il caso che il Parlamento torni a fare “per il bene di tutti”. Se ne faccia una ragione l’on. Brambilla che a Bastia, con forza, è stata sconfessata ufficialmente, sui temi della caccia, da uno dei più autorevoli rappresentanti del suo Partito.
Sarà il caso che il conflitto in maggioranza e tra le forze politiche tutte, si superi e il Parlamento trovi soluzioni migliorative per agricoltori, cacciatori, ambientalisti per l’ambiente ed i cittadini italiani. Gli abbiamo eletti anche per questo”.