Dall’ultimo Consiglio Nazionale è uscito un nuovo Ufficio di Presidenza, l’Assemblea, infatti, ha scelto al suo interno un nuovo Presidente Nazionale, tre Vice Presidenti e un Consigliere di Presidenza delegato.
Andiamo a conoscerli meglio, cominciando dal Presidente Piergiorgio Fassini: sessantacinque anni, Veneto. Oggi pensionato, la sua attività professionale è sempre stata collegata al settore autostradale del veneto, in particolare nell’area tecnica dove, tra l’altro, ha svolto l’incarico di project manager. Ha al suo attivo 50 anni di attività venatoria in quanto ha conseguito il porto d’armi per uso di caccia sin dall’età di 16 anni. Sposato, 2 figlie di 33 e 28 anni. In famiglia anche la figlia di 28 anni lo ha seguito nella passione dei seguaci di Diana e della cinofilia venatoria. Esperto cacciatore di valle e provetto cinofilo, caccia soprattutto acquatici e stanziale nel suo territorio. Nelle sue esperienze in qualità di dirigente venatorio, prima di arrivare allo scranno più alto, ha ricoperto la carica di componente del Comitato Direttivo l’ATC Lagunare Vallivo di Venezia nominato dalla Provincia di Venezia, di esperto Lagunare e Vallivo nella. Commissione Tecnico Faunistica Provinciale di Venezia nominato dalla Provincia di Venezia, componente la Commissione Danni da Agricoltura della Provincia di Venezia ,componente del Comitato Direttivo l’ATC Lagunare Vallivo di Venezia nominato dall’Associazione Agricola CIA, , componente la Commissione Tecnico Faunistica Regionale del Veneto, Presidente Regionale Veneto di Arci Caccia e infine delegato per il Veneto di Fondazione Una Onlus. Nel corso degli anni ha partecipato attivamente alle dinamiche tecnico/amministrative in materia di caccia e ha contribuito a scrivere varie proposte di legge in materia venatoria della Regione Veneto.
Nell’ufficio di presidenza, in continuità con la dirigenza precedente, sono stati confermati due nominativi, Christian Maffei e Giuseppe De Bartolomeo.
Christian Maffei, romagnolo, è il Presidente Regionale di Arci Caccia Emilia-Romagna, appassionato cinofilo si dedica soprattutto alla caccia al fagiano e alla lepre nell’ATC di Rimini. Nato e cresciuto a Verucchio, piccolo comune dell’entroterra riminese, dopo la Maturità Classica ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza ed attualmente è occupato come Funzionario alla Provincia di Rimini.
In Arci Caccia ricopre i ruoli di Presidente Provinciale di Rimini, Presidente Regionale dell’Emilia-Romagna e Vicepresidente Nazionale; ricopre, inoltre, il ruolo di Consigliere all’interno della Fidasc.
Giuseppe De Bartolomeo, 39 anni, è pugliese, avvocato del foro di Lecce. Discendente da famiglia di cacciatori da quattro generazioni, ha iniziato la sua militanza nel circolo di Veglie, fondato da papà Tonio insieme ad un gruppo di amici nel 1979 nel quale svolge sempre attività. Appassionato migratorista, da buon salentino pratica con passione la caccia al tordo bottaccio.
Nel 1997, appena diciottenne, consegue prima l’abilitazione all’esercizio venatorio e solo successivamente la patente di guida.
Nel 2004 si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Lecce con una tesi dal titolo: “Le competenze regionali con riguardo al prelievo venatorio alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione”
In qualità di dirigente venatorio ha ricoperto i seguenti incarichi: Vice Presidente Nazionale Arci Caccia, Componente del Consiglio Nazionale Arci Caccia, Tesoriere Nazionale Arci Caccia, Presidente Regionale Arci Caccia Puglia, Componente Comitato Tecnico Faunistico Venatorio della Regione Puglia, Componente Commissione per l’abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Lecce in qualità di “esperto in armi e munizioni da caccia e relativa legislazione” nominato dalla Regione Puglia, Componente del Direttivo Provinciale Arci Caccia di Lecce, Vice Presidente del Comitato di Gestione dell’ ATC di Lecce.
Nel corso degli anni ha maturato una grande esperienza nella “difesa” dei cacciatori in tutte le sedi ove chiamati a giudizio per reati e infrazioni, ottenendo per loro molte assoluzioni.
Finiamo con le new entry, Sirio Bussolotti e Giuseppe Pilli.
Sirio Bussolotti è nato a Cetona il 2 Marzo 1953, paese dove vive tuttora con la moglie e le due figlie. È stato dipendente del Ministero Pubblica Istruzione, presso la Scuola Media di Chianciano Terme, come collaboratore Amministrativo.
Fin da giovanissimo sentite la necessità dell’impegno civile e politico iscrivendosi prima alla Fgci poi, dedicandosi all’associazionismo sportivo e del tempo libero, lavorando all’interno dell’Arci e ricomprendo la carica di vice presidente del Primo Circolo Arci Caccia di Cetona.
Ricopre più volte la carica di consigliere comunale e poi Sindaco di Cetona, per approdare poi alla carica di Consigliere Regionale.
Da Giugno 2018 ricopre la carica di Presidente Regionale Toscano di Arci Caccia. Cacciatore cinofilo, si dedica principalmente alla caccia alla selvaggina stanziale e alla beccaccia con il cane da ferma.
Giuseppe Pilli è nato a Civita Castellana (VT) il 5 Gennaio 1960, laureato in Scienze Geologiche sposato con 4 figlie condivide con la famiglia la passione per i setter che, numerosi, accrescono i componenti del suo nucleo famigliare. Dai primi anni ’80 ha iniziato il suo percorso associativo come Presidente Arci caccia del Circolo di Gallese per poi diventare Presidente provinciale Arci caccia di Viterbo, dal Congresso di Fiuggi è presidente Regionale di Arci Caccia Lazio, è il consigliere di presidenza delegato ad occuparsi delle problematiche legate agli ungulati. Dal 2000 al 2013 ha ricoperto la carica di presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia Viterbo due, periodo in cui sono stati realizzati progetti di radiotracking su lepre, progetti di reintroduzione della starna, corsi di formazione per selecontrollori e progetti di gestione faunistico venatoria e miglioramento ambientale. Ha ricoperto il ruolo di membro del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio di Viterbo e del Lazio. E’ attualmente membro del Consiglio Nazionale di Arci Caccia e Presidente regionale di Arci Caccia Lazio. Anche lui, come il collega toscano, è un valente cacciatore cinofilo, impegnato con i cani a tutto tondo. Infatti, finita l’attività venatoria, si immerge con passione nel mondo delle prove cinofile.