Si moltiplicano gli appelli all’Unità del mondo venatorio. Arci Caccia risponde per bocca del suo Presidente Fassini cominciando a mettere sul piatto proposte concrete come la stipula di una unica convenzione assicurativa. Una mossa immediatamente applicabile e conveniente per i cacciatori che darebbe un potente segnale di voglia di unità vera e non solo a parole
Lettera aperta ai Presidenti delle Associazioni Venatorie Nazionali Riconosciute
Gentili Presidenti, il dramma sanitario ed economico che sta vivendo il Paese e che di nuovo, in una fase acuta, avrebbe bisogno di un ulteriore impegno del mondo venatorio oltre quanto abbiamo già fatto insieme, positivamente con la raccolta di risorse e con i tanti uomini delle Associazioni che si sono messi a disposizione, dalle Istituzioni, dalla Protezione Civile, partecipando alla rete del volontariato diffuso che sta aiutando i più deboli e i più colpiti.
Con la riapertura della stagione venatoria, in molti, vivaddio, hanno trovato nella passione per la caccia un sano e positivo conforto. Si sono iscritti con sacrificio anche sopra ogni aspettativa per la voglia di continuare l’arte venatoria, la caccia, alla quale alcuni per la crisi hanno dovuto rinunciare con profonda sofferenza. Il valore ambientale della caccia è insostituibile. La gestione faunistica è governo del rapporto per la vita delle specie selvatiche, tutela dell’economia agricola, sicurezza dell’uomo. Noi siamo la specie che ha il compito di mantenere l’equilibrio, di ristabilirlo quando serve, quali custodi unici della biodiversità.
Voler assolvere a questo dovere ha bisogno di creare le condizioni per poterlo fare meglio. La Federcaccia ha, nella sua Assemblea, ripreso il tema dell’avvio di un percorso “costituente” a noi caro sul quale ci eravamo espressi, approvando il documento d’insediamento della mia Presidenza. Per incanalarci, non solo a parole, in questo percorso già nel 2021 necessita superare l’handicap che deriva da rapporti esageratamente concorrenziali che sviliscono l’adesione alle associazioni, il tesseramento, determinando nei territori “tensioni” che poco o nulla hanno a che vedere con il ruolo cui dovrebbero assolvere le Associazioni venatorie rispetto alle Istituzioni Nazionali e non di meno nelle Regioni e negli ATC e nei CA. Siamo noi con questi comportamenti che oscuriamo e indeboliamo la nostra funzione di rappresentanza verso la società, a svantaggio della domanda di unità che viene dai cacciatori.
Verso una prospettiva costituente, concordiamo i contenuti dei servizi assicurativi 2021, le quote sociali di adesione, condividiamo le condizioni di una specifica protezione assicurativa per quanti saranno volontariamente impegnati dagli enti preposti in attività di sostegno alle popolazioni per la pandemia, scriviamo insieme e con la stessa calligrafia che è così per decisione unanime della “Cabina di Regia Nazionale”. Non sarà tutto ma una prima visibile positiva novità che appagherà parzialmente quella speranza di maggiore fratellanza che la “base” ha voglia di vivere.
Piergiorgio Fassini