Liste civetta a caccia di voti e, magari, finanziamenti
Dichiarazione del Presidente Nazionale, Sergio Sorrentino, sull’animalismo che in questi giorni ha trovato qualche attenzione dei media.
L’on. Brambilla è tornata alle cronache con una folkloristica manifestazione animalista a Roma arricchita da dichiarazioni su fantasiosi contributi, invero inesistenti, che le Associazioni Venatorie non ricevono ma l’ex Ministro finge di non sapere. Le elezioni sono alle porte e avendo i partiti, “perso” i cittadini che, sempre meno vanno alle urne mentre probabili ex onorevoli si ripropongono con “liste civetta” che, di certo, non sono una novità e un merito della politica.
Già il “Presidente Cacciatore”, fondatore di Forza Italia, oggi “Patrono” del partito dei fondamentalisti animalisti che ieri proteggeva cacciatori “ultras”, così alcune Associazioni Venatorie adoravano ministri filo venatori dei diversi governi e le Associazioni animaliste veneravano il Ministro Brambilla e i problemi degli italiani non li risolveva nessuno.
La storia si ripropone. Alle “marce su Roma” dei cacciatori estremisti, si contrappongono quelle animaliste che chiedono l’abolizione della pesca, della caccia, del Palio di Siena, degli allevatori, e chi più ne ha più ne metta. Questo hanno gridato nel corteo di sabato.
Mai un minimo di coerenza di utilizzo della ragionevolezza di questi uomini e queste donne della “casta”, quando la dimostreranno?
Il centrodestra espellerà donne e uomini italiani del suo schieramento dall’Intergruppo caccia e pesca al Parlamento Europeo che difendono la caccia, la pesca, le tradizioni, oppure saranno questi eurodeputati a chiedere di cacciare la Brambilla dalla coalizione?
L’on. Brambilla aprirà la crisi nella Giunta Regionale veneta o ligure dove a sostenere la maggioranza ci sono persone di chiara espressione venatoria? Nelle “roboanti” dichiarazioni animaliste si finge di non sapere perché sono più importanti gli interessi, anche personali, di una parte e dell’altra e così tutti resteranno seduti nelle loro “poltrone”.
Ci auguriamo che ai cittadini sia data la possibilità di usufruire di un sistema elettorale democratico che consenta di bocciare candidati riciclati e fanatici manipolatori della realtà.
L’on. Brambilla si è anche dilettata a sproloquiare di contributi alle Associazioni Venatorie. Un vero falso. Le Associazioni Venatorie non hanno contributi. I cacciatori italiani oltre a pagare Tasse di Concessione per attività a tutela della fauna e per la gestione del patrimonio di biodiversità e la caccia, versano un addizionale in più di cinque euro che in parte vanno allo Stato e per circa 2 euro vengono erogati (con controlli e verifiche) per i compiti che la legge affida alle Associazioni Venatorie Nazionali riconosciute per applicare una legge tecnicamente all’avanguardia in Europa. A dimostrazione che i cacciatori italiani servono alla natura e non danneggiano c’è, vivaddio, la grande quantità di specie selvatiche presenti nel nostro Paese.
L’economia agricola che fornisce sana alimentazione, lavoro e una vita migliore anche a quanti vivono nelle città, ha il diritto di avere legittimazione culturale e riconoscimento istituzionale. L’ARCI Caccia è da questa parte.
Roma, 12 luglio 2017