La stagione della caccia al capriolo sta per aprirsi in tutta la Toscana e quindi anche nell’ATC 11. Purtroppo, anche stavolta, l’ATC 11 si distingue rispetto agli altri 14 presenti nella Regione e non in positivo. Infatti, l’ATC ha preso alcune decisioni, riguardo all’assegnazione dei capi, che non ci sentiamo di condividere. Di fronte alla necessità di incrementare l’abbattimento dei piccoli (capi difficili da cacciare ed indubbiamente poco appetibili vista la piccola taglia), una pratica necessaria per mantenere la buona struttura della popolazione, l’ATC, anziché procedere incentivando e quindi motivando i cacciatori ad abbattere questi capi, ha preferito, con il solo voto contrario del rappresentante CIA, procedere imponendone il prelievo alla fascia di cacciatori ricadenti nel 40% più basso della graduatoria. Beninteso che avremmo preferito che l’ATC 11 si muovesse prima che si manifestasse il problema, incentivando con forti aumenti di punteggio e riduzioni di spesa chi accettava di abbattere un piccolo, non contestiamo il merito della scelta: se i tecnici dicono che occorre completare il piano di abbattimento dei piccoli, questo è quello che deve essere fatto. Però, contestiamo il metodo. Infatti, nei distretti in cui viene assegnato un solo capo, alcuni cacciatori, quelli “più bassi in classifica” si vedranno assegnato solo il piccolo, mentre nei distretti in cui i capi assegnati sono due, i cacciatori di “bassa fascia” avranno a disposizione un piccolo e un adulto, con l’obbligo di procedere all’abbattimento del primo prima di dedicarsi al secondo. Poco c’è da dire sulla gestione dei distretti “monocapo”, visto che sembra che gli adulti non bastino ad accontentare tuti i cacciatori e quindi può essere corretto che a sacrificarsi siano gli ultimi. Siamo contenti, visto che la posizione in classifica è frutto più “dell’anzianità di servizio” che di meriti particolari, che per il prossimo anno, i cacciatori che si sono visti assegnare il solo piccolo, avranno un trattamento più soddisfacente. Sulla gestione dei distretti in cui vige la possibilità di prelevare due capi, al contrario, si può dire molto. L’obbligo di procedere all’abbattimento del piccolo prima dell’adulto, costringerà i cacciatori che possono abbattere anche il maschio a starsene con le mani in mano all’apertura di giugno, sperando di riuscire ad abbattere il piccolo in agosto abbastanza velocemente da poter avere un’occasione di tentare il secondo capo prima della chiusura, sempre che il piano di prelievo non sia stato completato in giugno. Chiediamo, quindi, che venga tolto questo vincolo, sostituendolo magari con una penalizzazione per chi, fatto l’adulto, non riesca ad abbattere anche il piccolo e un’incentivazione per chi, volontariamente si dedichi in modo prioritario al prelievo della classe in esubero. Questo perché noi crediamo nell’incentivazione e non nella coercizione, così come crediamo nella concertazione tra ATC ed Associazioni Venatorie che, anche stavolta, tanto per cambiare, non c’è stata. Ribadiamo che in ATC non è rappresentato tutto il mondo venatorio, ma solo una parte, a cui non riconosciamo il diritto di decidere per tutti. Visto, soprattutto, che quando ce ne è stata data l’occasione, la nostra collaborazione costruttiva non è mai mancata.
La Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Pistoiesi Arci Caccia e Liberacaccia