Abbiamo appreso con costernazione la notizia del ferimento di un agente della Polizia Provinciale in servizio sulle colline del Mugello. Arci Caccia vuole esprimere la propria vicinanza all’agente, alla famiglia e a tutto il Corpo della PP di Firenze. Il Mondo Venatorio opera quotidianamente al fianco degli agenti, durante la caccia, la vigilanza volontaria, gli interventi di controllo, i censimenti e i monitoraggi, ecc… Questi uomini e queste donne sono spesso amici o conoscenti e non possiamo non solidarizzare con loro e trovare inaccettabile che possano succedere episodi del genere. La dinamica dei fatti non è ancora nota con precisione e saranno le autorità competenti a chiarire l’accaduto. Arci Caccia per il momento si limita ad una ferma condanna dell’accaduto, riservandosi di prendere, in seguito, una posizione più articolata. Se dovesse essere appurato che si è trattato di bracconaggio la nostra censura sarà ancora più netta. Il mezzo secolo di storia dell’associazione, fatto di un lavoro costante di collaborazione con le forze dell’ordine e di lotta a tutte le pratiche illegali e scorrette parla da solo.
Ci permettiamo un inciso, perché, comunque siano andate le cose, sembra di capire, che chi ha sparato abbia utilizzato un’ottica termica. Arci Caccia hanno espresso più volte una netta contrarietà alla liberalizzazione voluta dal Governo dell’uso di questi ausili elettronici per il contrasto della PSA; in mani inesperte o sconsiderate, uno strumento altrimenti utile può facilmente creare situazioni di pericolo che devono essere evitate.