Nella giornata di giovedì 5 si è svolto, a Livorno, un incontro informativo sulla prossima istituzione di un’area protetta Regionale denominata Parco dei Monti Livornesi. Sull’area, come ben sanno gli addetti ai lavori, già insistono una Riserva Provinciale e alcune Anpil. Quindi, attualmente, il cosiddetto Sistema Integrale delle Aree Protette dei Monti Livornesi prevede, aree a divieto di caccia (la Riserva Provinciale) e altre, sempre protette, le Anpil, in cui si esercitano in modo regolamentato le più tradizionali forme di caccia toscane. Le associazioni riunite nella Cabina di Regia Toscana chiedono compattamente che non vengano modificati i confini dell’area già oggetto di divieto di caccia, che non siano fatti incrementi territoriali e che venga mantenuta la possibilità di cacciare nelle zone dell’area protetta in cui attualmente è possibile farlo. Chiediamo, inoltre, che la discussione attorno al nuovo parco veda un maggiore coinvolgimento del mondo venatorio, di quello agricolo e dell’ATC, soggetti che sono parte attiva della gestione del territorio e che gli stessi vengano coinvolti attivamente nella conduzione del nascente Parco Regionale, perché solo gestendo l’area in modo integrato col territorio circostante si possono evitare i problemi che vanno di pari passo in presenza di divieti di caccia con la presenza di ungulati. Per questo, chiediamo chiarimenti rispetto al percorso istitutivo del Parco e un’incontro con l’assessore Fratoni alla quale consegneremo le nostre osservazioni e proposte sull’argomento.
La Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane