Non abbiamo potuto far a meno di leggere le esternazioni di dubbio gusto del Coordinatore Provinciale senese della CCT, apparse sui social network a commento di un articolo su un recinto di ambientamento, ed in parte vogliamo attribuirle all’ondata di calore che si sta abbattendo in questi giorni sulla nostra regione. Questo signore, in modo ufficiale ci sembra, infatti si è qualificato come “Coordinatore Provinciale della CCT” ha dichiarato l’esistenza di accordi segreti tra la CCT e l’Assessorato Regionale alla Caccia, con i provvedimenti sull’attività venatoria decisi da questo gruppo ristretto, per poi coinvolgere, “ormai a cose fatte” anche le altre associazioni venatorie, gli agricoltori, ecc…
Se fosse vero, ciò sarebbe di una gravità inaudita per molti motivi: primo, la CCT come associazione non riconosciuta ai sensi della 157/92 non ha diritto a sedersi a nessun tavolo e tantomeno a prendere decisioni; secondo, perché verrebbe meno la democraticità della concertazione con le associazioni venatorie, che hanno sempre dato tutte e sottolineiamo tutte, il loro contributo propositivo alla risoluzione delle questioni in materia venatoria e al miglioramento dei provvedimenti relativi.
Unica consolazione, se questo dovesse essere vero, i cacciatori toscani adesso saprebbero a chi dare la colpa delle tante cose che non funzionano in regione sul fronte della caccia.
Per questo motivo, mentre i nostri legali esamineranno con attenzione le affermazioni, a nostro avviso diffamatorie, apparse sui social network, chiediamo alla Regione un chiarimento: esiste davvero questo tipo di accordo? A volte alcune fughe di notizie, mirate verso un solo soggetto, ci hanno portato a pensarlo, ma la nostra fiducia sulla serietà dell’istituzione non è mai venuta meno. Adesso vogliamo rassicurazioni in questo senso e la fine degli annunci dei ben informati prima della pubblicazione dei provvedimenti.
Ma vogliamo rivolgerci anche al signor Coordinatore Senese CCT e Vicepresidente dell’ATC Siena Nord chiedendogli di informarsi, prima di parlare (visto anche il ruolo che ricopre in ATC, che dovrebbe invitare alla moderazione nei commenti e fornire rappresentanza a tutti i cacciatori), su com’è nata e si sviluppa l’esperienza della Cabina di Regia Toscana, nella quale tra l’altro, sono state invitate più volte Federcaccia e Anuu che hanno declinato l’invito. La Cabina di Regia, in Toscana come a livello nazionale, è un luogo di sintesi tra posizioni anche molto diverse, nata con lo scopo di far uscire le istanze del mondo venatorio con una voce sola. Un luogo di discussione dove ogni voce ha lo stesso peso e dove le idee vengono considerate in ragione della loro validità e non del peso numerico dell’associazione che le ha espresse.
Provi questo signore a guardarsi intorno, anche molto vicino, e vedrà realtà molto diverse, dove in fondo, il “padrone” è uno solo.
Le Associazioni componenti la Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane