Possiamo dirci sostanzialmente soddisfatti dell’esito dell’incontro svoltosi venerdì tra il Presidente Regionale, l’Assessore Remaschi e le Associazioni Venatorie
Abbiamo apprezzato molto la grande disponibilità al dialogo dimostrata dall’amministrazione sui molti temi in discussione, come la revisione della legge obbiettivo e soprattutto sulla stesura di un protocollo di intesa che impegni amministrazione, associazioni agricole e venatorie a lavorare insieme per risolvere i molti problemi che affliggono l’attività venatoria. Quest’ultimo, pensato per gli ungulati, su nostra proposta coprirà più campi, come appunto quello spinoso del Calendario Venatorio, di sicuro di grande attualità. Accogliamo con particolare favore la nascita di un organismo tecnico scientifico, formato da tecnici e protagonisti del mondo accademico, che supporti il legislatore a indirizzare la gestione sui binari migliori e, si spera, serva ad evitare che accadano fatti incresciosi come i ricorsi che, a partire dal mese di agosto, hanno riaperto una stagione di incertezza che poi è culminata con la sospensiva, concessa dal Consiglio di Stato, che ci ha privato degli ultimi giorni di caccia al merlo, al colombaccio, alla beccaccia, ecc…
Questo strumento, e la volontà, ribadita anche in questa sede, della Regione di difendere il Calendario Venatorio, ci rendono decisamente ottimisti per il futuro.
Anche la volontà, dichiarata da Assessore e Presidente, di migliorare significativamente la legge obbiettivo, conciliando il più possibile le necessità degli agricoltori con le ragioni dei cacciatori non può che soddisfarci. Presenteremo, come richiesto, le nostre osservazioni non appena il testo sarà presentato.
Ultima, ma non in ordine di importanza, ci sembra la disposizione che nominerà una rete di funzionari regionali a supporto dell’azione degli ATC nella verifica dei danni alle colture e dell’azione amministrativa. Un punto di riferimento dedicato, in grado di uniformare i modus operandi degli ambiti, in modo da snellire e velocizzare il lavoro, prevenendo magari il verificarsi di qualche situazione incresciosa, come quelle di cui si sta occupando la magistratura.
Un provvedimento di buon senso che, infatti, ha raccolto il plauso quasi unanime delle Associazioni Agricole e Venatorie. Unica nota dissonante il parere dell’associazione maggioritaria e di alcuni presidenti di ATC, casualmente della stessa area, che si sono lanciati con veemenza contro la prospettiva di una qualche forma di verifica dell’operato degli ambiti.