FIRENZE – Interventi a basso impatto ambientale nelle aree Natura 2000: è stato questo il tema al centro di un incontro tenuto dagli assessori regionali Marco Remaschi (agricoltura e caccia) e Federica Fratoni (ambiente).
L’incontro è stato sollecitato da numerosi cittadini, per verificare la possibilità di miglioramenti e semplificazioni sulle procedure applicative della delibera 119 del 2018, che disciplina gli interventi previsti nella sulla rete dei siti Natura 2000, cioè nell’insieme dei territori protetti.
Nel corso della riunione si è evidenziata la necessità, per alcune tipologie di intervento a basso impatto ambientale, ed in particolare per la realizzazione di appostamenti fissi di caccia, di elaborare una modulistica semplificata per le istanze relative a nuovi appostamenti in questi siti.
Questo al fine di garantire, nell’immediato, una importante semplificazione per i cittadini, a cui seguirà per il futuro una valutazione di incidenza, necessaria a garantire la compatibilità ambientale degli interventi, valutazione che verrà svolta direttamente dagli uffici regionali, senza quindi l’obbligo per gli utenti di doverla effettuare tramite un professionista privato. La nuova modulistica semplificata sarà disponibile presso gli uffici caccia territoriali a partire dall’ultima settimana di agosto.
“Certamente – ha commentato l’assessore Remaschi – non è semplice contemperare la necessaria attenzione per qualsiasi tipo di intervento in aree particolarmente delicate come i siti Natura 2000 e l’impegno alla semplificazione che la giunta regionale si è impegnata a portare avanti in ogni ambito di competenza; quello compiuto oggi rappresenta sicuramente un ulteriore piccolo passo nella direzione giusta, anche se il percorso da fare ancora è lungo e richiede l’impegno continuo sia della parte politica che di quella tecnica”.
“Un ringraziamento alle associazioni venatorie toscane, che in un’ottica di collaborazione, si sono rese disponibili a individuare una strada comune – ha evidenziato Federica Fratoni. “L’applicazione corretta e virtuosa delle norme comunitarie – ha proseguito – si riferisce ai casi concreti e non può che essere frutto di un confronto positivo fra le parti. Sono sicura che troveremo le forme più idonee che, a regime, garantiranno il rispetto delle regole senza appesantire gli adempimenti formali a carico dei cacciatori” .